PNRR

 

Piano nazionale di ripresa e resilienza #Nextgenerationitalia domani; Stemma dell’Unione Europea e logo della Repubblica

In questa pagina sono elencati e descritti i progetti finanziati con i fondi dell’Unione Europea – Next Generation EU

Cos’è il PNRR e come è finanziato?

La Commissione europea ha avviato un piano di ripresa che aiuterà l’Unione europea a riparare i danni economici e sociali causati dall’emergenza sanitaria da coronavirus e contribuire a gettare le basi per rendere le economie e le società dei paesi europei più sostenibili, resilienti e preparate alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica e digitale: un investimento sul futuro dell’Europa e degli Stati membri per ripartire dopo l’emergenza Covid-19.

Si tratta del nuovo strumento finanziario denominato Next Generation EU, un dispositivo temporaneo da 750 miliardi di euro pensato per stimolare una “ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa”, volta a garantire la possibilità di fare fronte a esigenze impreviste, il più grande pacchetto per stimolare l’economia mai finanziato dall’UE.

In questo contesto si inserisce il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), lo strumento che traccia gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l’Italia intende realizzare grazie all’utilizzo dei fondi europei di Next Generation EU, per attenuare l’impatto economico e sociale della pandemia e rendere l’Italia un Paese più equo, verde e inclusivo, con un’economia più competitiva, dinamica e innovativa.

Un insieme di azioni e interventi disegnati per superare l’impatto economico e sociale della pandemia e costruire un’Italia nuova, un programma che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione dei lavoratori, conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.

Il PNRR annovera tre priorità trasversali condivise a livello europeo (digitalizzazione e innovazione, transizione ecologicainclusione sociale) e si sviluppa lungo 16 Componenti, raggruppate in 6 missioni in piena coerenza con i pilastri del Next Generation EU:

  • Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
  • Rivoluzione verde e transizione ecologica
  • Infrastrutture per una mobilità sostenibile
  • Istruzione e Ricerca
  • Inclusione e Coesione
  • Salute

L’importo totale del PNRR, a favore dell’Italia, è di 191,5 miliardi di euro, integrati dallo Stato con risorse aggiuntive pari a 30,6 miliardi di euro attraverso il Fondo Nazionale Complementare (FNC).

Il 2026 è l’anno di conclusione dello strumento e, conseguentemente, di tutti i progetti da esso finanziati.

L’obiettivo del finanziamento è quello di costruire le basi per uno sviluppo duraturo e sostenibile dell’economia, garantendo una rapida attuazione dei progetti, attraverso una semplificazione degli strumenti per favorire un incremento della produttività.

Di seguito sono descritte solo le componenti per cui l’istituto ha richiesto un finanziamento.

Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo

Gli obiettivi della Missione 1 sono promuovere e sostenere la transizione digitale, sia nel settore privato che nella Pubblica Amministrazione, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura.

M1C1 (componente 1): Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA

Elenco delle misure che fanno parte della componente:

Missione 4 – Istruzione e Ricerca

La Missione 4 mira a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di una economia ad alta intensità di conoscenza, di competitività e di resilienza, partendo dal riconoscimento delle criticità del nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca.

La Missione è suddivisa in due componenti, ognuna con un finanziamento specifico:

M4C1: Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università.

La Missione 4 si divide in due componenti, M4C1 (Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università) e M4C2 (Dalla ricerca all’impresa). La M1C1 si articola in 4 aree di azione, con 9 riforme e 14 investimenti. 

L’investimento 3.2 “Scuola 4.0: scuole innovative, cablaggio, nuovi ambienti di apprendimento e laboratori” è la misura che mira alla trasformazione degli spazi scolastici affinché diventino connected learning environments adattabili, flessibili e digitali, con laboratori tecnologicamente avanzati e un processo di apprendimento orientato al lavoro.

Con questo progetto si persegue l’accelerazione della transizione digitale del sistema scolastico italiano con quattro iniziative:

  • Trasformazione di circa 100.000 classi tradizionali in connected learning environments, con l’introduzione di dispositivi didattici connessi
  • Creazione di laboratori per le professioni digitali nel II ciclo
  • Digitalizzazione delle amministrazioni scolastiche
  • Cablaggio interno di circa 40.000 edifici scolastici e relativi dispositivi

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